tnoNIC.A DEL 'P.E'It.P.
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forl't.!-
~ueflo
url
altra cofa fJ':'efli lndiani, che intefero da
i
loro a itecelfori, che un tempo apparf erogran moltitudine
ili
demoni
er
quella banda,
i
quali fecero molto danno né
i
naturali.; jpaüentandoli con le loro uifioni
,
&
fiando co–
fi
apparfero
ne/
cielo cinque fo/i,
i
qua/i con i loro
JP!en.
dori
&
uifla turborno t.into
gli.
dcmoni
,
che difParuero;
d4ndo g,randiftime grida do!oroft,
&
il Demonio
Guari·
bilca cheera
1
queflo luogo detto difopra mai piu
fu uifto,
1
&
che tutto
J.
fito doue lui era
fu
brufciato
(!r
diflrutto,.
&
come
i
R.e Tngas regnorono in que/laterra,
&
figno'.
'7eggiorno quefla
ualle,
ancora che da loro
fu
comman–
dato edificare iltempio delSole tantogra1Jde,
&
principtt
le,
comefo/euano
ne/le
ieltre bande, non lafeiorno di[are le
loro ojferte
&
facrifici¡ aquefto di Guariba/ca,laqual coftt
co/iruno come l'altro
e
disfatto
&
ruuinato,
&
pienq di
bo{cttglía diHerbe:perchefendo intrato in quefla·ualle dá..
Erancefco 'Pi-zarrodicano gI'lndiani, che
il
Vefcouofrti
Tficentio di
val~erdc
rup,pe,lofigure degli ldoli.,
&
non
fu
intefo piu ildemonio;io andai at4edere queflo edificio di
etmpio :
&
uenne con meco don Cbriflo{anofigliuola
del
Signare .Alayagio defunt<J,;et mi raoffro qucfla anticaglia,
et crueflo etgfa/trifignori della uallefi fono ritornati Chrí
.Iliani, et
ci
fono due 'Preti et
un Frate
che hanno carico dí
iafegnarg/i
le cofe della noflra[anta
F
ede
C
atbolica)
que~
fia
ualle diXauxa
e
attorniata di
moti
di
neue:pcr la
mag
...
~ior
parte
d'
e!Ja
ci
fono
ualli,
doue
qfti
G11a11cas banno le
lorofemen-ze,la citta de
i
R.e
flette/ituata
in.
quefia ualle,.
p.rinea
cbe
fi
populaffe
ne/
luoao che hera
e;
&
trouorno
in
t.ffe
buona
'l"ªnt_ita
d'
oro
&
argento~