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don Gieronimo de lo .Ayfa,commádo congrandisfimo
ri
gorea i naturali di que/J.a u.alle,&aiprtti cbé
i't
effe:hit.
'JJiú:uano imparandoll la dottrina, chefotteraffe
ro tutti
'JUÓ
corpi,f en-za che niono reftaffe dellaforte che
fl.tu«. •
.!ti
a/tri mo!ti lupchi delleprouincie ch'ho
paffe~o
gli
fotttY
rauano infepolture prefonde,
&
per dentro uU-Ott
&
in
alcune,come
e
rft
i
termini della
citta
di .Antiocbia
fatmo
lefepolt11.regrandi,
&
buttano
tant:i
ttrra cbe paionq
pie
ciolemontagno!e,
&
ptr la porta che /afciano
n1lla
ftpol–
tura,entrano con i!oro morti
&
con ledonne ttiue
&
ilre
Jlo
chemettono con efsi.
Et
1Tei
Cenu
moltedr. Ue
f
epalture·
n-ano piane
&
grandi con
le
loro flanz.e quadre,
&
altre
trano conmnntagnetti,cliepareano coUinegrandi
•
N
cllii
prouínoia
di
(:incian, che t!in
que/!.~
pi(mJtre,gli
fotteran~
tolc¡;iti
in
bracoas o'letti fatti di canne. In
aftr11
ualle
di.
tptefii mede/imi.chiam.!ta Lunagu:.1na gli fotterrano affet
tati,fin.1lmente qutmto
a
ifotte rarnenti
inflare colcati
o,
inpiedi,o affettati,difcordano
I'
uno dall'
altro.IntnQlte
di
qu'efie pianurt,in
ufczr dell.1 ualle peri monti
difasfi,
&
1i'arena;ci fono fatte muragl.e grandi-& appartamenti,
dDúe ogni parentato tiene i
l fuoloco flabüito perfottemt
re
i
loro morti, et
per
qui.ffo
teng.mo(atti pro(ondi bucchi
&.
concauita ferr.ate
con
le loro porte,
il
piu
fottilmettte
che
loro ponno,
&
certo
~ cofa
amirabi!e uedere la
gra11.
difsima quantita che c'e di ?1torti
pú
qúefti piani ái
d.Ytn4
&
mo11tagnole
fleche,
&
appa'ltálli
runo dall'altro
·¡;
ue.
denogran numero
di
tefie di morti,
&
deUe loro
robbe,
gia
fragide,
&
guafie con
il
tempo; chjamano
quefti
luo.
chichelor
hanno
perfamui
Guaca~che
e
nome triflo:&;
-
.. -
"'ºlt'