al nord. La base della fortezza e formata da una serie di terrapieni,
sostenuti da muraglie, su cuí s'a-ppoggia una terrazza sulla quale
si alza un ciclopico muro con dieci cavita. Alle estremita
il
recint0'
ha una porta fatta di grossi blocchi. Nella piattaforma superiore
trovansi ancora pietre di grandi dimensioni sulle quali poggiano,
addossati al colle, 5 pietroni di m. 3,65 di altezza, rettangolari,
uniti da un regolo rialzato. Esistono i resti di altre fortezze nelle
vicinanze: Pisac e Pancartambo a et, Choqquequirau a nord–
ovest, che con Ollantaytambo costituirono le salde difese di Cuzco.
Il tempio di Wirakocha in Chaca, quello di Chavín in Huantar
gfa notato, il ca tello fortezza di Huanuco Viejo, Machupikchu,
sono i resti non meno notevoli che coi vari loro stili in ogni co–
struzione, denotano la continuita e la sontuosita dell'architet–
tura preincaica ed incaica delle zone Andine.
Poiche di recente sono stati scoperti gli avanzi di una citta.
ricca di imponenti costruzioni precolombiane, ignorata dagli sto–
riografi della conquista, ritengo opportuno farne menzione.
Machupikchu (vecchio píceo) fu scoperto nel 1913 dalla mis–
sione della Universita.
di Yale diretta dal ProL
Hiriam Bingham.
A 110 km. da Cuz–
co, al centro della val–
lata di Huilcabamba,
sulla cima di un alto
píceo, ed a 600 m. dal
livello dell' impetuo o
Hurubamba, nel punto
in cui
il
fiume forma
una larga curva scen-
dendo a precipizio, tro–
vasi, nascosto dalla e–
suberante selva,
1a–
chupikchu.
Seguendo
un ripido e celato en–
tiero,
si giunge alla
grande porta a blocchi
(portada monolitica
),
che, per una scala sca–
Fig. 43 - Palazzo di Manco Capac :
tile rettang.
vata nella roccia, mette
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