INUOCINESE lt MUNDAPOLlNESlACO
¡gg
244. D' altra parte al Mundapolinesiaco si connette pure stret–
tamente l' Indocinese. In
. pag.
16
parlando del!' Indocinese e
del Mon-Khmer io scrissi :
«
A ogni .modo, una divisione assai
recisa fra questi due gruppi, che per molto tempo non si tennero
disti'nti, non si puo
fare
» .
Senia dubbio la divisione dei due
grnppi, suggerita da principio dalla diversita dei numerali,
e
giustificata e si deve mantenere ; pero non bisogna credere che
fra essi vi sia un abisso. La diversita dei numerali
e
stata gran–
demente esagerata, come appare da Pron.
217
e
um.
2·s2
segg.
In Num.
286
io scriveva:
«
Noi possiamo con sicurezza conchiu–
dere ehe
il Munda-Polinesiaco e l' Indocinese sono due grnppi
abbasta11za affini tra di loro, i quali si connettono ulteriormente
con
le lingue dell'Africa
».
·
Recentemente il prof. Conrady, secondo scrive W. Sclnnidt in
«
Antbropos
»
XII-XIII
(1917-1918)
pag.
702
segg., avrebbe
fatto la
«
grossartige Entdecli:ung
»
della pa·rentela di cui discor–
riamo. Il
lavoro del Conrady,
intitolato
«
Eine rnerkwürdige
Beziehu1w zwischen d n atrstriscben und den
iHdochinesischen
Sprachen
»,
fu
ubl>licato in
«
Aufsatze zur Kultur- und
prach-
geschichte
»
declicat
uhn
p'
r
il uo
70º
natalizio nel
1916,
e finora lo c 1
o
·o o per quel ch
ne dLce lo
chmidt.
E non
e
cosa che rassi_curi
roppo.
Infatti Conrady -
s m 1·
stano
a qu
1
che
11
dice
lo
chmidt -
mani~
la
11·ot1ria gi ia per av re scoperto nel-
1'
Indocinese un p.roc
so ti pi o d l Mundapolines iaco.
A
him', si
tratta di quel processo che Schmidt espone con aria mi teriosa
in Mon-Khm r-Volker 54 seo-.
(
«
Damit decke
ich dann das
intimste, nm nicht zu sagen o· h imste l\Ierkmal di eser
prachen
anf
» ).
1a
e
ptJra metan ica. Schmidt attribuisoe significati spe–
ciali, ma estr emamente
aghi, alle terminazioni
-p,
-m
ce. dei
temi e delle parole. P r es mpio,
-p
si troverel.Jbl:l in parole che
denotano
«
ein Zusammenfassen
Fas~en, Kne i~
n Zwacken, dann
Beissen, Essen: Kauen, überhaupt g niessen dann auch Trinken,
dann Be.decken, dann
<
zusarnmen)
ii.berhaupt, zu ammengehen,
zusammenschrumpfen. mange l haft
w
rden
».
Basta. Questa ' glot–
tologia di altri tempi (pare di legger e Martin
chull.ze)e questo
un metodo antidiluviano, per usare con o· iust.izi a un' esp ressione
che lo chmidt uso con ingiustizia verso il mi o di c polo
R.
Gattl
(P)gma nwlk r pao·.
120).
i aggiuno·a che, a forza di togliere
presunti prefissi e suffissi per la radice resta spesso un b
1
zero.
íi spiace che il val nt
indosinísta Conrady si sia
lasciato tra–
' iare da siffatte fantasticherie al punto da escl amar e:
«
Dergleichen