HIS TOI{_LA GJ!.N'E.
Rv-1.LE·
ci,'Pi~arro
che
non
intedeu:r.
la
difsimulatio1;e,colfectrt•
melagole
per
cb.e pc.jfeg::;,iaua
nelgiardino,
&
glieledett~
aicendo.,che
era.node/le
prime
di
quella
citta,
&
ft
hauea
11ecefsita che
la
rimediarebbe,
&
con
quejfo
Rada
fi
defPi
.d~,
&
ando
a
riferire
questa
praticaalli
congit4rati,
chi
erano
infi.eme:.fiquali
/i
ri(oluetteto
d'ammacciare
'Pizar
ro
dQpO
me/fail
dt
di
San Giouanni,uno
delli
congiuratidi
fcoperfe
ii
tutto.adJ.!lonfo
di
Heuao
capellano
deila
chie..
Ja
maggfore
ilqual
pulo
quella
notte
a
'Piccado,et
al
me
Jefimo
Pizarro dandoli.notitia
de
tutto
il
tradirm:nto,
pe
l'O
ando
ue/lit.0
1
da mondano
per
non eff
ere
conofeittto,
'Pi
~rr.o che~racenadi0
confuoifigliuoli,fe
turbo
alq11.int1
mill
de
ti
aun poco diffe cbc non lo
credeua :
perchepoco
innanti
gli
haueua
parlato
Giouanni di
l\:_1da,e
comeqtal
c,haueuadifboperto
quefi.:1,
cofa lo
dicca
per buttarli
quel
carico;ma
con tutt() queflo
mado
per
Gio11ani
velafquet
fuo luocotenente, et come
non
umne
per flare
nel letto am
mal.atQ,fe
n'ando lafolameme
con .A.lonfo
Piccado,
ecer
.
ti paggico
lefuetorcie,etdiffe aldottore, cherjmediaft•
iuel traft.ato,et lui gli rifPofe,che poteaflare ficuri(simo,
hauendo
~glila
baccbetta delta giufliiia
in
mano,de
Tiell
'
do mi
marauiglio
chc non
fcaldaffe
la
fredde~z.~
del Go-
11ernatore
,ne
quelJa
d
elluocotenrn
te,
in rimediare
un
pe·
ricolo.tato
notorio.,Pizarro
n.O
nchr..hbe
cura confidadofi
ael
fuo
locotenete,
&
non
ando
alla Chiefa
,
effendo
ucn11
~o
ildz di
Sa
Giouani,per
i
coniurati,cbe haueuano
propi
.Ilo de amacciarlo
nella
mejJa,
&
la
fece dire in cafa,illuo
rcotcnente
Francefcode
Ciaues,
&
altri Cauallierifan'a11
dorono u{cend_o dimeffe maggiore
!>a
magiare
con
!iza~·(~,(TsA~ruzlJclor 'afe,h~n~~ '!_C~t,to ~i
congzurat1,