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E.

L L

e

1 N

D

·1

E..

164

rono a crederlo

,

&

alcuni

dic1

uano cbe lo

ama~z.:ijfcr<J

perfecu.rta

delle /or uite,

f!':r

di

quelli

~gni

,

altri cbe L<>

mandaf[ero a/lo Imperatore,

&

non ar;;a7zaffero u.n 'Pre

cipe tantogrande,anchora che haueffe colpa,q/lleftafaria

ftata mcglio refolutione;ma fecero l'altra, ad inflantia,

fecondo dicono molti,di quelli

che

.Almagro

meno,

lequa

Ii crtdeuano,oueroglielo diceu:mo, che mentre .Attaba/i.

pa uiueffe,non

haueriano

parte in

oro niuno fino

ad

imp

i–

re la mifura de/fuo rifcatto, all'ultimo 'Pizarro delibert>

de amazrz.arlo, per Iiberarfi da penfieri,

&

credendo

cbe

rnorto,

haueria manco da

fare

in

acquiRare il

Regno

gli

fece proceffe

f

opra la morte d4Guafcar,

I\f

di

quelli regni

&

anchoraglielo

prouo

,

t:he

procuraua

de amazzare

Ii

Spagnuoli,

ma

quefto

fu malitia de 'Philippillo

,

che dec–

chiaraua

le

parole

dell'Indiani

the per

teflimoni

pigl.iai:a–

no

comegli piaceua,

1um

hfluendo Spagnolo che lo intedef

fe

~ttabalipa

nego fempre

quello , dicendo che

no

capiut

tJ

in ragione che lui

trattaffe

ta/ negocio

,

poi cbe non

b.me.

.–

ria po!Juto ufcire

uiuo

con ejfo, per le molteguardie, e

p

ri..

gioni che hauca,minaccio aT'hilipillo, et prego che non lo

credeffero,

quado intefero la

fentetiafi

lamtnto moltlJ

di

Fracefco Pi'Zarro,cbe

bauedogli promejfo

de liberarlo,

f

rifcatto,lofaccua morire,le

prego

chc

lo

madaffe

z

I-IifPa–

gna,et

no imbrattaffe le (ue r,uani et famma,ne/flmguedi

colui

che

mai

th:mea

offefo'

et l'haueua

fat

to ricco,

quad

&–

lo

lcuauano ag)ufiitiare,

d

omad

o

I'

acqua

dtl

Battefimo

t

cofig/io di

qNei

the

andauano cojofado/o,perche a1trimt:n–

ti

I'haueriano brufciato uiuo,gli dcttero il}3ntte/im&,et

/(JI;

affogorno ligato ad un legno, lo

fotterorono. alfi1fanz.!1-

no:.

X

4

Jira